vivere in barca a vela

Vivere in barca a vela: 4 chiacchiere con Alessia

Quanto coraggio serve per far entrare la felicità nella propria vita?
Lo abbiamo chiesto ad Alessia Niero mentre ci offriva una fetta di carrot cake a casa sua. Aka, la sua barca a vela.
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Articolo scritto in collaborazione con Ambra Borghi
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La scorsa settimana siamo state in gita a Venezia, precisamente all’isola delle Vignole. Una fetta di terra piena di pace e orticelli poco lontano dal centro storico della città.

Ad accoglierci con un sorriso contagioso troviamo Alessia, che facendoci strada ci porta alla nostra destinazione: la Coolona II.

Cos’è? È una barca a vela, nonché la sua casa!

Abbiamo gustato una fetta di torta, ci siamo emozionate davanti al tramonto riflesso sull’acqua piatta della laguna e abbiamo chiesto ad Alessia di raccontarci un po’ com’è vivere in barca a vela.

 

1. Cosa ti ha spinto a “mollare tutto” e come sei riuscita a farlo? È partito tutto da un’idea, che poi è mutata nel tempo.

Quando ero più piccola sognavo di vivere viaggiando.

Dopo aver percorso il Cammino di Santiago il mio desiderio era “viaggio a piedi”.

Poi ho optato per la bicicletta. Ne ho presa una con il carretto (per viaggiare con il mio cane!), ma poi mi son chiesta se fosse davvero quella la mia idea di viaggio.

A quel punto il sogno è diventato “compro un Van!”. Dopo una lunga ricerca ne ho trovato uno bellissimo anni ’50, e un pensiero mi ha subito colpita: “ma quanto inquina questo coso?”. Per questo non sono riuscita ad acquistarlo.

È al lavoro che ho fatto la mia scoperta rivoluzionaria: ho conosciuto una persona che vive in barca a vela, e lì mi si è aperto un mondo: “sarebbe perfetto per me!”.

Così è iniziato il mio percorso, fatto di corsi nautici, un periodo di imbarco e una grande opera di risparmio economico. Ho comprato la mia prima barca con l’ambizioso desiderio di girare il mondo. Poi ho capito che non era tanto quello che stavo cercando, quanto una vita semplice e slegata da alcuni obblighi sociali.

Non avevo più voglia di vivere al lavoro aspettando l’aperitivo del venerdì sera, vestita e truccata bene per l’occasione. Tutto questo ha un costo, e un giorno mi sono chiesta se valesse la pena spendere i miei soldi, ma soprattutto il mio tempo, così.

Ciò che mi ha spinta a mollare tutto è stata proprio l’idea di non voler più vivere in questo modo. Avevo trovato un impiego a tempo indeterminato, e ho capito che se non è il lavoro dei tuoi sogni (o se non hai altri obiettivi affini) è una gabbia dorata: avevo le mie sicurezze, ma ero lontana dall’essere felice.

La presa di coraggio è arrivata l’anno scorso: prima era solo un’idea, un “prima o poi lo faccio”, ma non avevo la spinta per mollare tutto.

Durante il lockdown ho vissuto in barca a vela: eravamo io, il mio cane, due vicini, qualche coniglio qua e là e la laguna piatta tutt’attorno.

E mi sono sentita bene come non mai.

Quando sono rientrata in servizio (lavoravo come marinaia del trasporto pubblico veneziano) sentivo che stavo lasciando la vita che mi rendeva felice per fare qualcosa che non mi faceva stare altrettanto bene.

Ho capito che è giusto prendersi del tempo per sé, anche facendo nulla (che poi nulla non è mai) per conoscersi, ascoltarsi e capire cosa davvero ti rende felice. E iniziare a inseguirlo.

Una volta preso coraggio è stato tutto molto rapido: ho venduto la barca per prenderne una più adatta ai miei scopi, mi sono licenziata e mi sono trasferita a vivere in barca a vela.

Non ero assolutamente certa di ciò che stessi facendo. Lasciavo una vita sicura per rincorrere qualcosa di inesplorato, ma sapevo di aver fatto dei passi verso la mia felicità.

2. Com'è la quotidianità a bordo di una barca a vela?

Dipende sia da come vivi la barca a vela, che da che tipo di barca hai. Chiaramente vivere in barca a vela è molto diverso dal passarci del tempo ogni tanto.

Nel mio caso, ho scelto di vivere in una barca a vela grande 8 metri e mezzo proprio per eliminare tutto ciò che ritengo superfluo.

Andare a vivere in barca comporta fare delle rinunce in termini di spazi e comfort.

Più la barca è grande e attrezzata, meno sono i sacrifici da fare: ad esempio hanno più capienza per l’acqua potabile e molte dispongono di elettrodomestici come la lavatrice e persino la lavastoviglie.

Ho capito di non aver bisogno di tutto questo: le cose a cui ho rinunciato mi sono servite per liberare spazio, sia a livello pratico che mentale. E questo spazio è stato colmato da cose che per me hanno più valore.

 

Un esempio: lavare i piatti qui è sempre un’avventura! Poco spazio, l’acqua esce a filo, devo chinarmi mentre compio questa azione perché il soffitto è bassissimo. Ma è così che mi sono resa conto di quanta acqua sprecavo prima, solo perché vivevo in un contesto di maggiore comfort.

Azioni semplici come preparare dei pancakes all’improvviso diventano una piccola impresa! Ci ho messo un’eternità per cucinarli, ma poi li ho gustati guardando l’alba sorgere sulla laguna ancora addormentata. É questo ciò che intendo quando dico che ho rinunciato a molte cose, ma ne ho guadagnate altrettante dal valore per me inestimabile.

3. Tre suggerimenti per essere sostenibili in barca a vela?

Per me non è ancora così facile essere sostenibili oggi. Plastica ovunque, raccolta differenziata che in alcuni Comuni lascia desiderare, e ahimè, alcuni prodotti eco sostenibili sul mercato sono troppo costosi per il mio standard di vita.

Data questa premessa, cerco di fare del mio meglio per ridurre al minimo il mio impatto sulla Natura, anche perchè vivendo a stretto contatto con l’acqua, la volontà nasce spontanea.

I miei 3 consigli quindi sono:


1. Utilizzare prodotti alternativi per la pulizia

Io ad esempio uso tantissimo aceto, limone e bicarbonato. Potendo vedere con i miei occhi dove va a finire la sporcizia, usare una combinazione di prodotti naturali mi permette di non inquinare l’acqua del mare. 2.

2. Cercare di acquistare cibi sfusi

e, se troppo costosi, prediligere i prodotti in lattina e in cartone a quelli in confezioni di plastica.

2. Usare prodotti naturali e plastic free per lavarsi.

Quando faccio la doccia uso pochissima acqua e utilizzo lo shampoo e il bagnoschiuma solidi di Make You Greener! Ho fatto una lunga ricerca per trovare dei prodotti che fossero sia ecofriendly che di buona qualità. Con lo shampoo di MYG posso lavare i miei capelli anche con l’acqua del mare, vengono morbidi e puliti lo stesso!

 

4. Un consiglio per chiunque è alla ricerca della propria felicità ma ha paura di lanciarsi?

Spesso credi che la vita sia un percorso lineare: imbocchi una strada e passi il tempo a convincerti che fosse quella giusta per te. Forse un giorno realizzi di non essere felice, ma scacci quel pensiero perché pensi sia troppo tardi per cambiare rotta.

Non so se passerò la vita a vivere in barca a vela. Può darsi che tra un anno possa cambiare tutto (ad esempio vorrei girare il Sud America a cavallo!), e mi piace l’idea di non sapere cosa può rendere felice l’Alessia di domani.

Credo davvero che la felicità sia racchiusa nelle piccole cose, e proprio per questo trovarla è più semplice di quanto sembri.

Il consiglio che sento di dare è provare a focalizzarsi su di sé, e non su ciò che “è più giusto fare”. Molte volte ho mentito a me stessa prendendo decisioni basate più sul giudizio altrui che sul mio. E spesso senza neanche accorgermene.

Credo sia importante fermarci quando la giostra gira troppo veloce.

Mettere tutto in pausa per un attimo e ascoltarci. Chiederci se il ritmo con cui stiamo vivendo e le cose che stiamo facendo ci rendano davvero felici e appagati.

Io non credo al fatto che “il treno non passi due volte”. Secondo me invece ne passano di continuo, solo che non ce ne accorgiamo perché troppo presi dalle nostre frustrazioni e preoccupazioni. 
Spesso ci convinciamo che sia più facile lamentarci che cambiare le cose, e forse è così.

Ma è davvero lamentandoci che vogliamo trascorrere la nostra vita?

Quindi fermati, e ascoltati. Chiediti se ciò che sei e ciò che hai sono in armonia con la tua vera essenza, o se c’è qualcosa che vorresti lasciar andare o conquistare. E a quel punto ricordati che ti meriti quell’armonia, e che hai tutte le capacità per raggiungerla.

Questi pensieri sono in grado di sprigionare un’energia esplosiva, che è lo strumento più prezioso per raggiungere i tuoi sogni, superando tutti i tuoi eventuali ostacoli.

Parola di Ale 😉