Un'università più green
L’anno accademico appena iniziato è senza dubbio un inedito.
Sono nuove le modalità in cui studentesse e studenti si trovano ad affrontare la loro quotidianità.
Soprattutto per le matricole, sperimentare l’ingresso nel mondo accademico con l’università spesso “a distanza” non deve essere facile.
Ciononostante, proprio le Università sono attività che non hanno perso utenti, ma rimangono attive come sempre.
Facoltà improntate alla green economy
Questo fa riflettere su come la formazione sia il migliore investimento per i giovani o per chi vuole rimettersi in discussione o cambiare il mondo, magari proprio in ottica green. Ultimamente, sono presenti numerosi corsi di Laurea e Master che hanno integrato logiche e politiche di sostenibilità nella loro offerta formativa.
Si spazia dai corsi di eco-design, al fashion sostenibile, al green marketing, all’economia per l’ambiente, fino alla gestione del turismo responsabile o il management sostenibile. Tutto ciò apre uno spiraglio per la futura resilienza della Terra.
Forse perché inizia ad esserci una presa di coscienza per cui il mondo sta cambiando e il pianeta sta soffrendo, come brutalmente ci ha mostrato l’attuale pandemia.
The new normal
In questo nuovo scenario di quotidianità, fortemente connotata da interazioni virtuali, sta cambiando anche l’Università, sempre più connessa e digitalizzata. Ciò modella e influisce su come si fa lezione, sull’interazione fra compagni e sullo svolgimento di esami e prove.
Il mondo di uno studente così è sempre più connesso, a discapito però purtroppo della relazione fisica, dello scambio e della costruzione di amicizie, che normalmente avvengono fra compagni di corso. Una relazione fondamentale anche per ogni processo di apprendimento.
Nelle ultime settimane, passeggiando per la città notavo che la voglia di stare insieme a studiare e confrontarsi è parecchia. Ho visto studenti con appunti e video-lezioni seduti ai tavoli condivisi delle librerie, degli spazi co-working, delle biblioteche, degli spazi all’aperto negli atenei e anche sulle panchine dei parchi pubblici, rispettando distanze e norme.
Il desiderio di tornare alle lezioni in presenza è evidente e prima o poi succederà.
Come diventare studenti green
Nel frattempo, possiamo non farci cogliere impreparati e cominciare fin da subito a essere studenti green.
Innanzitutto, possiamo prendere in prestito libri dalle biblioteche - pubbliche e di Ateneo. Oppure, possiamo incentivare il riuso comprando i libri da studenti degli anni precedenti. Per gli appunti, possiamo scegliere carta riciclata o non sbiancata, controllando anche se possiede la certificazione FSC di Gestione Forestale responsabile: assicura che una foresta siano gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali sociali ed economici.
Per la cancelleria, esistono molte alternative ai prodotti usa e getta, ad esempio si trovano facilmente penne con inchiostro ricaricabile che ti permetteranno di non dover buttare l’intera penna dopo averla utilizzata qualche settimana, ma solo il tubicino dell’inchiostro.
Se poi ti cimenti con la stilografica ancora meglio, il boccettino di ricarica di solito è in vetro. Un altro aspetto fondamentale dello studio è quello di rimanere idratati: la borraccia termica MYG è una bomba e puoi usarla per le bevande fredde o calde. Inoltre, per quando si tornerà in presenza, assicurati anche di avere una lunch box portatile e magari plastic-free per il tuo pranzo: MYG ne offre pure due versioni! Potrai poi cimentarti con veloci ricette vegetariane o vegane, perfette perché leggere e puoi tornare agilmente a seguire le lezioni o studiare.
Con questi semplici consigli spero di aver portato il buonumore e un augurio per l’anno accademico 2020-2021!
Fedora | @_diditips