Le micro plastiche prima ancora di finire nei mari soggiornano nei laghi in maniera –purtroppo- sempre più crescente. Si tratta di particelle inferiori a 5mm che finiscono nelle acque dolci soprattutto a causa dei nostri comportamenti quotidiani: tessuti sintetici che rilasciano microfibre (fino a un milione e mezzo per un normale lavaggio in lavatrice), cosmetici (anche se ormai dovrebbero essere bandite in questo genere di prodotti), rifiuti plastici abbandonati o non smaltiti correttamente costituiscono, insieme a quelle derivanti dall’attrito tra pneumatici e asfalto, le principali fonti del problema. Ogni singolo cittadino potrebbe fare la sua parte per limitare i danni. Perché queste microplastiche derivano dalla disgregazione dei rifiuti. I nostri rifiuti. L’appello è di Legambiente che da anni rileva anche l’inquinamento delle acque lacustri.
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