Pnat e la fabbrica dell'aria

Pnat e la fabbrica dell'aria

Pnat, team multidisciplinare di esperti guidati dal Professore Stefano Mancuso, crea progetti ispirati alle piante per rendere il contesto urbano più verde e respirabile.
Nella giungla italiana, oltre il cibo più buono ed i vestiti più belli del Mondo, esiste anche uno dei centri di ricerca più importanti sulle Piante e il loro comportamento.

Da questo laboratorio nel 2014 nasce Pnat, che in soli 6 anni è riuscita a creare dei prodotti e delle installazioni per noi semplicemente strabilianti unendo conoscenze biologiche, estetica e design.

Il Succo dalla giungla di oggi vi lascerà estasiati ed incuriositi.
Le capacità delle piante ed i progetti ad esse ispirati creati da Pnat valgono la pena di essere conosciuti e diffusi in larga scala.

Chi è Pnat?

Sono un team multidisciplinare di ricercatori, provenienti dall’Università Iuav di Venezia e da quella di Firenze.
Tra di loro, il neurobiologo e professore Stefano Mancuso, inserito nel 2013 al New Yorker nella classifica dei world changers, ossia coloro che stanno cambiando il mondo, le agronome e botaniste Elisa Azzarello, Camilla Pandolfi, Elisa Masi, e gli architetti Antonio Girardi e Cristiana Favretto, fondatori di Studiomobile, uno studio di design specializzato nella creazione di soluzioni multifunzionali e immaginari innovativi.

Il quartier generale di Pnat è il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, a Sesto Fiorentino.

Pnat rappresenta quindi un gruppo di esperti che concepisce la natura come un modello e come un collaboratore.
Il team utilizza infatti applicazioni biomimetiche come strumento per stabilire un nuovo approccio progettuale.

Come dei mimi, cercano di riprodurre il comportamento delle piante, per migliorare l’ambiente vissuto dagli esseri umani e creare dei prodotti di design belli ed efficaci.

Il Team di Pnat, studiosi delle piante

Cosa significa?

Osservano le piante ed i loro comportamenti, per poi riprodurre tali meccanismi ed azioni in nuovi approcci e tecniche innovative adottate nei loro progetti.
Allo stesso tempo, studiano i metodi di cooperazione tra le piante ed il loro ecosistema per stabilire nuove relazioni tra ambienti naturali e artificiali.
Pnat cerca di carpire i segreti del mondo vegetale, per poi prenderne ispirazione e creare modelli per nuovi concetti e prodotti di design innovativi da applicare nelle nostra città e nelle nostre case. Ok... ma in pratica, cosa fanno?
Realizzano progetti diversi, risulta difficile sintetizzarli in una sola categoria.

Spaziano dalla depurazione dell’aria e dei suoli al monitoraggio ambientale e la raccolta di informazioni tramite dati raccolti dal comportamento delle piante stesse per creare una green smart city.

Si bio-ispirano per creare spazi interni ed esterni esteticamente piacevoli, che uniscono l’applicazione di tecnologie eco-sostenibili e il recupero di scarti biologici per creare nuovi eco- materiali.

Uniscono le Piante, la natura e la tecnologia.

Il loro campo d’azione preferito è l’ambiente urbano. Le loro soluzioni mirano a integrare le piante nella città, nella casa e nello stile di vita delle persone.
L’obiettivo è stabilire delle relazioni sinergiche e provocare scambi reciproci tra l’ambiente naturale e quello artificiale, che è il tema principale del design sostenibile.

Grazie al loro approccio multidisciplinare, Pnat parla il linguaggio di biologi, designer, scienziati ambientali e sociali e imprenditori aziendali.

Ok… avete capito. Ora lustratevi gli occhi con queste meraviglie, potete vedere tutti i loro lavori sul loro sito a questo indirizzo.

Jellyfish Barge - Un Orto che non ha bisogno nè di terra, nè di acqua e funziona ad energia solare

La fase test nel canale Navicelli ha permesso di valutare la capacità di questa installazione di produrre cibo senza bisogno nè di suolo, nè di acqua dolce, utilizzando esclusivamente l’energia solare.

Inoltre, ha confermato che Jellyfish Barge è in grado di interagire con il suo ambiente sociale e urbano, aumentando così la curiosità e la consapevolezza delle persone su temi attuali come Urban Farming.

La serra infatti genera autonomamente l’acqua di cui ha bisogno tramite dissalazione solare e produce l’energia a sé necessaria tramite pannelli solari. Grazie proprio a Jellyfish Barge, Pnat si è aggiudicata numerosi premi e riconoscimenti, tra cui l’International Award per le idee innovative e le tecnologie per l’agribusiness dell’Unido (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale).

Rewatering - un orto casalingo che ricicla l'acqua da sé!

Re Watering è un sistema semplice per coltivare piante da interno od un piccolo orto casalingo.
È un’opera d’arte composta da tre ovuli e una colonna in ceramica, nonché un ingegnoso sistema per riciclare continuamente l’acqua al fine di irrigare un piccolo orto. La maggior parte dei pezzi è fatta a mano o artigianale.

Menta, lattuga, basilico, fragole e piante ornamentali cresceranno nella tua casa o nel tuo spazio di lavoro. Occuperà poco spazio e ti permetterà di avere verdure fresche e piante aromatiche o ornamentali tutto l’anno! Riduce l’uso di pesticidi contro i parassiti (che abitualmente vivono nel suolo) ed evita l’uso di diserbanti. Contribuisce anche a purificare l’aria della casa.

La Fabbrica dell'Aria - la serra di piante da interno più bella mai esistita per purificare l'aria di casa e dell'ufficio

La Fabbrica dell’Aria è un innovativo sistema di filtrazione botanica che utilizza piante per purificare l’aria. Poiché le piante catturano molecole inquinanti e le incorporano nella loro biomassa, il filtro ha una durata indefinita ed è quindi molto più efficiente della filtrazione meccanica. Inoltre, permette l’integrazione del verde in spazi chiusi in modo funzionale, efficiente ed economicamente vantaggioso.

Le piante non sono solo elementi decorativi, ma nucleo tecnologico di una soluzione depurativa ad alta tecnologia.
Per Manifattura Tabacchi, a Firenze, Pnat ha sviluppato il primo prototipo di Fabbrica dell’Aria.

Le specie vegetali scelte sono Banano, Ficus, Kentia, Chamadorea, Aspidistra, Filodendrum, Microsorium, Fittonia, Dieffenbachia, Strelizia e Asplenium. Le piante sono disposte in modo da avere vari strati di superfici fogliari e per operare al meglio.

Perchè ve ne parliamo?

Perchè presto avremo l’onore di poter conversare con loro e domandare direttamente a degli Esperti numerose curiosità che ci sono venute in mente, curiosando e studiando i loro lavori.

Se anche voi, dopo averli scoperti, avete delle domande da porre non esitate a contattarci!